Dove osano le aquile...di SKY

A oltre 10 giorni dal nuovo scandalo del calcio scommesse cresce la polemica nei confronti del calcio italiano: in una lettera al Corriere della Sera, Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, ha chiesto una presa di posizione "seria" contro lo scandalo, pena l'interruzione degli introiti derivanti dai diritti tv per le squadre. "Chi ha in mano le sorti e il futuro di questo sport dia un serio e inequivocabile segnale di discontinuità rispetto ad un passato, già fin troppo generoso di scandali e partite truccate. Solo così, un partner come Sky potrà continuare a garantire ai suoi telespettatori lo spettacolo del calcio e, grazie a milioni di famiglie nostre abbonate, assicurare al calcio italiano i due terzi dei suoi introiti complessivi". Mockridge spiega: "C'è un patto di fiducia che lega il tifoso alla sua squadra e questa lealtà non può essere tradita senza distruggere il capitale più prezioso di uno sport così amato: la passione di chi tifa e la credibilità di chi gioca. La televisione è parte integrante di questo patto e in questo ruolo, particolarmente sentito da Sky vista la fiducia di milioni di abbonati e la rilevanza degli investimenti sostenuti in questi anni, non può accettare che venga meno la condizione che le straordinarie emozioni che una partita di calcio sta regalando, e che i nostri giornalisti raccontano, siano autentiche". Insomma, pulizia o niente diritti tv.
A tale presa di posizione ci sentiamo di associarci in toto anche se i diritti degli onesti scommettitori non valgono poi tanto se la macchina sportiva reputa in forma secondaria la mole di introiti che sostengono i monopoli di Stato tramite le concessioni e le varie forme di tassazione sul gioco legalizzato. Forse le rimostranze dei media stimoleranno una solerzia che poco si concilia con la risaputa lentezza della giustizia vista l'enorme massa informe che si nasconde sotto la punta dell'iceberg svelato in questi giorni.
E' proprio vero che l'oppio dei poveri è sempre più un mezzo di controllo sociale senza più decoro nè ritegno verso milioni di giocatori che nelle varie forme settimanalmente si cimentano (e sperperano)in onerosi e, come l'attualità dimostra, poco credibili sogni di gloria. Intanto la credibilità del nostro calcio è sempre più ridotta al lumicino: speriamo che ce la ridiano un po affinchè possiamo continuare a divertirci e a scommettere serenamente senza trucchi nè combine (n.d.r. ed è per questo che l'autore di tale blog seleziona gli eventi e le compitizioni su cui pronosticare, visto che è risaputo quanto manovrabili siano alcuni incontri di certe categorie!!)
Chi vivrà vedrà, sic.
mrsKedina