AVANTI TUTTA CON LE NUOVE LEVE!

Potremo stare quì a raccontare dei nuovi paventati timori di un'ennesima debacle europea del calcio italiano appesi ad un filo di speranza per il prossimo impegno di Champions del Milan, o esaltare le prodezze del funambolo argentino sulla pista saponata di San Siro dello scorso mercoledì, oppure appassionarci per la lotta al vertice in chiave scudetto-qualificazioni alle coppe europee o all'intrigante ultimo rush finale per la lotta alla salvezza delle nostre compagini di A, o anche dolerci per le allarmanti vicende del nuovo filone di calcioscommesse che sembra debba mettere in subbuglio tutto il circo pallonaro nostrano. Ma così non faremo per dare invece spazio all "'in bocca al lupo" al nuovo tecnico chiamato al capezzale della bistrattata squadra del presidente Moratti: quell'Inter che da domani chiameremo di Stramaccioni, e che segnerà forse una svolta nel palinsesto delle gerarchie tecnico-tattiche di quei filosofi del calcio che vedono sempre l'incapacità dei giovani a sobbarcarsi l'onere delle responsabilità quando queste sono inevitabili, a qualsiasi età esse vengano, perchè la qualità di un tecnico non si giudica in base all'età, ma in base a come lavora. I Montella, i Ferrara, i Capello, i Trapattoni, e via discorrendo si sono accostati al grande traguardo di una panchina di serie A in giovanissima età e il tempo ha dato loro ragione, con fasi alterne e tempi diversi, ma tutti con quel piglio sciolto e quasi imprudente che solo un giovane può dare a questi livelli. Ben vengano allenatori giovani e capaci, di italica estrazione, che sono cresciuti nella fucina calcistica tra le più ardue e difficili che ci sia al mondo, quella del calcio italiano.
In bocca al lupo, Strama, e ricordati che il vento soffia sempre verso chi lo sa domare per condurre in porto la propria barca.

mr sKedina